Pensione a 67 anni…
Nel momento in cui ci dicono che andremo in pensione a 67 anni ( o a 70?) provo a fare due conti (della serva), per capire dove vanno i nostri soldi…
Supponiamo di avere una persona che inizia a lavorare a 25 anni con uno stipendio di 1.200 euro (lordi) al mese, con tredicesima, per un totale di 15.600 euro all’anno (lo so, adesso è quasi fantascienza..!);
questa persona paga (circa) 4.992 euro di contributi;
diciamo che questi contributi potrebbero avere un rendimento di (almeno) il 3%;
come vediamo dalla tabella, a 67 anni questo signore ha versato 421.743 euro di contributi.
Giunti i 67 anni finalmente si percepisce la pensione, (in realtà viene liquidata 12-18 mesi dopo) con una retrocessione dell’80% (molto probabilmente è un valore molto ottimistico).
dopo quanti anni la pensione percepita eguaglia i contributi versati?
la risposta è mai…..
Se questo signore avesse un patrimonio di 421.743 euro e ne utilizzasse 12.400 all’anno per vivere alla veneranda età di 100 anni lascerebbe un patrimonio di 404.467 euro; l’aspettativa di vita è di 82 anni, diciamo tra qualche anno potrebbe essere di 85;
a 85 anni il valore del patrimonio è di 416.667 euro;
dove vanno a finire questi soldi…..?
perchè le gestioni delle pensioni sono un pozzo senza fondo e la maggiore voce di spesa dello stato italiano? ci sono tre motivi:
* le baby pensioni
* la cassa integrazione e la solidarietà
* l’inefficienza delle gestioni e i costi collegati
Faccio una proposta stupida; se tutti noi fossimo obbligati a versare 5.000 euro all’anno, in titoli vincolati , garantiti dalla stato con un rendimento del 3% dopo 42 anni di contributi il nostro patrimonio varrebbe 422.419 euro.
Potremmo togliere diciamo il 30% di contributo di solidarietà (126.725 euro) e goderci la nostra pensione fino a 105 anni…..
Naturalmente i valori con stipendi superiori a 1.200 euro sono ancora piu’ incredibili….
i conti li vedete qui –pensione–
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