Il Bilancio Danieli
Dopo avere analizzato il bilancio Piaggio e quello della matricola Enel Greenpower ci addentriamo nei conti di Danieli;
ecco a voi il bilancio consolidato…
chi volesse saperne di piu’ sui bilanci può leggere I segreti del bilancio.
La Danieli produce macchine e impianti innovativi per l’industria siderurgica e per il settore dei metalli non ferrosi in tutto il mondo, settore che ha subito in pieno la crisi mondiale in atto.
Vediamo come hanno sopportato la crisi…
Il fatturato intanto subisce una flessione del 19,52% (una bella sberla);
bisogna dire che Danieli veniva da una crescita nel periodo 2007-2009 del 52,53%, direi una crescita tumultuosa.
La perdita di fatturato riporta Danieli a un fatturato superiore di appena il 5% rispetto al 2007.
Sul fronte costi c’è un piccolo capolavoro;
I costi passano dal 84,2% del fatturato al 77, un recupero di 7,2 punti percentuali (incredibile e poveri…fornitori); un recupero di efficienza davvero strepitoso…
Il costo del personale è in leggera crescita in termini assoluti e in decisa crescita rispetto al fatturato.
Gli ammortamenti sono in calo rispetto all’anno precedente.
Il reddito operativo, grazie al capolavoro sui costi passa da 129.755 a 224.131 con un ROS del 8,7%.
La gestione finanziaria è positiva, segno di una buona liquidità aziendale .
Il carico fiscale è del 16,7% (vuol dire che hanno pianificato alla grande la gestione fiscale, una piccola impresa paga almeno il 60%) e l’utile finale è del 7,8% sul fatturato, davvero non male per un’azienda industriale con questi livelli di fatturato.
Vediamo lo stato patrimoniale…
Gli immobilizzi materiali (impianti, macchinari etc) sono in leggero aumento, cosi’ come quelli immateriali, mentre c’è un o smobilizzo di crediti a lungo termine.
La politica di investimento è prudente, ma c’è investimento…
I crediti verso clienti sono in aumento (siccome il fatturato è diminuito, la rotazione è peggiorata di brutto da 2,59 a 2,05, fanno fatica a incassare come tutti….i giorni credito arrivano a 175 gg…).
Le rimanenze invece diminuiscono, molto bravi a gestire magazzino e commesse in corso.
La liquidità è notevole e anche in aumento con una posizione finanziaria positiva per 1.023.416, da sogno….
Il patrimonio è in crescita, vuol dire che hanno voglia di investire nel futuro e pensano di replicare I rendimenti attuali…
I debiti a lungo diminuiscono leggermente e diminuiscono anche I debiti verso fornitori (fino ad adesso c’era stato un aumento continuo del debito verso fornitori, che pagavano al cubo, i crediti verso clienti;
è vero che rimangono sempre piu’ del doppio del valore dei crediti).
I debiti finanziari a lungo e a breve sono in aumento con un leggero sbilanciamento verso I debiti a breve.
Vediamo un po’ di indicatori…
ROS 8,7
ROI 16,5
ROE 19,7
Sono indicatori molto buoni, anche se non strepitosi come gli anni passati (ma conseguiti in anni di crisi e con –19% nelle vendite).
MT/MP rapporto di indebitamento
0,32
I debiti sono solo il 32% dei mezzi propri, se consideriamo la posizione finanziaria positiva per 1.023.416 e un MOL che genera 299.894 (milioni) di cassa direi che stanno proprio bene sia come solidità che come liquidità….
Infine la crescita
Il capitale investito cresce del 22,9%, m sembra piu’ una crescita subita nel capitale circolante, che voluta come scelta di investimento.
La crescita si accompagna a una crescita del 23,9% dei mezzi propri che permette di migliorare il rapporto di indebitamento.
Sul fatturato abbiamo già detto, una bella frenata del 19%.
In sintesi Danieli continua a essere una bella macchina da Guerra sia in termini di profitti che di solidità aziendale, ma qualche (piccola scalfittura la crisi l’ha fatta….)
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