Analisi di Bilancio Rai
Nell’articolo del 10-4-14 del Fatto si dice che la spending review in Rai ha funzionato. Il direttore Luigi Gubitosi si dice dispiaciuto di non aver scommesso con Grillo che prevedeva una perdita di 400 milioni di euro.
Ma è proprio vero che la spending review funziona?
Ci affidiamo ai numeri e facciamo una bella Analisi di Bilancio della Rai.
Il bilancio integrale lo trovate qui per la bellezza di 242 pagine –Bilancio RAI
Nella nostra Analisi di Bilancio Rai si parte dal Conto Economico che riclassifichiamo a valore aggiunto.
I ricavi sono questi
Come vedi i canoni sono pressoche’ invariati e rappresentano il 68,2% del totale dei ricavi
Qui Rai denuncia una riduzione del numero degli abbonati dello 0,8% e una crescita della morosità , +13,3% che quasi compensano l’aumento del canone da 112 a 113,5° euro.
La pubblicità è in calo di 77 milioni di euro e rappresenta il 23,2% dei ricavi.
La pubblicità è negativa anche nel settore radiofonico e su internet in controtendenza con l’andamento del mercato.
Dove il mercato puo’ scegliere (pubblicità e riduzione degli abbonati) la Rai manifesta tutta la sua debolezza e il giudizio è impietoso (-11,5%).
Gli altri ricavi aumentano di 5,7 milioni di euro; da notare che 17 milioni vengono dall’incremento della convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che vale 49,9 milioni.
I costi esterni si riducono sia in valore relativo (da 62,4% a 55,9%), sia in valore assoluto.
e qui la spending review sembra funzionare, anche se un incidenza dei costi del 55,9 è ancora molto alta.
Attenzione che pero’ nel 2012 ci sono stati il campionato europeo di calcio e le olimpiadi di Londra;
questo ha fatto risparmiare a mamma Rai 164,9 milioni di euro, che rispetto ai 209 totali rappresenta il 79,1 %; la spending review ne esce un po’ ridimensionata.
Per effetto di queste riduzioni il valore aggiunto è in aumento.
Il costo del lavoro è la parte piu’ divertente ed è evidentemente uno dei problemi dei conti Rai.
Il costo passa da 922,6 milioni a 905,8 con una riduzione dell’1,8%.
In termini relativi il valore è in aumento dal 34,9% al 35,2%.
Il personale diminuisce di 85 unità a tempo determinato e 63 a tempo indeterminato.
Il numero medio di dipendenti è di 11.703 unità per un costo medio pro-capite di 77.398,76 euro, non male come stipendio.
A fronte di questo Rai ha aumentato di 4,5 milioni di euro gli accantonamenti per contenziosi con i dipendenti.
[feature_box style=”1″ only_advanced=”There%20are%20no%20title%20options%20for%20the%20choosen%20style” alignment=”center”]
se vuoi qui puoi scaricare gratuitamente il report sull’analisi i bilancio, per fare le tue analisi
[/feature_box]
[arrows style=”arrow-blue-1.png” align=”center”]
Il MOL, margine operativo lordo è in aumento,
da 70,5 a 229,5 milioni e questa è la nota positiva.
Se pero’ eliminiamo i risparmi da eventi sportivi (164,9) l’aumento del canone (+7,8) e l’incremento della convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (17), l’incremento di 159 milioni diventa una diminuzione di 30,7 milioni.
Vuol dire che il miglioramento è dato da un elemento esterno non ripetibile (eventi sportivi) e da decisioni politiche (aumento canone e aumento convenzione)
Gli ammortamenti si riducono di 18,1 milioni.
Al netto degli ammortamenti gli investimenti aumentano di 254,6 milioni.
Il reddito operativo è negativo per 38,6 milioni, ma per effetto delle riduzioni viste sopra da -215,7 si registra un miglioramento di 177,1 milioni
la gestione finanziaria salva il bilancio.
I redditi da partecipazioni infatti ammontano a 61,9 milioni; In particolare vanno molto bene Rai cinema, Rai Way e Rai Pubblicità.
I proventi e oneri straordinari sono assolutamente nella norma
e sono dovuti principalmente a oneri per l’incentivazione all’esodo del personale.
Infine ci sono imposte per 0,6 milioni e si arriva all’utile finale di 4,3 milioni di euro che ha fatto esultare il Direttore Gubitosi.
Tutto bene quindi?
Non troppo, la redditività operativa è in perdita e senza i componenti politici e non ripetibili, il bilancio sarebbe in perdita di 185,4 milioni.
Come direbbe Gianni Morandi, -si puo’ dare di piu’-.
C’è un accenno di spending review, ma il braccino è ancora molto corto.
Beppe Grillo avrebbe perso la scommessa dei 400 milioni di perdita, ma parlare di un’azienda “ efficiente, sana, duttile e competitiva” sembra veramente un po’ azzardato.
Un ultima annotazione. Qual’è il costo per il contribuente italiano di mamma Rai?
I conti sono presto fatti
semplicemente 1.782,9 milioni di euro. Saranno ben spesi?
Qui puoi scaricare il testo in pdf Analisi di bilancio RAI
A questo punto ti auguro buon lavoro e ti aspetto nei prossimi articoli
Gli Ebook di impresaefficace.it
Se vuoi capire come fare un budget di vendita
qui puoi trovare come usare il margine di contribuzione
e infine qui impari a fare il rendiconto finanziario
e infine 10 piccoli indiani per capire il bilancio