Pressione fiscale in orbita
Per chi non lo sapesse la pressione fiscale italiana sta andando in orbita, che fosse elevata già lo sapevamo……
Leggete l’interessante articolo di Rossella Quaranta –Pressione fiscale italiana fra le più alte del mondo, la peggiore in Europa– e scoprirete che nella classifica per qualità, intesa come semplicità ed efficacia, dei sistemi fiscali, su 183 paesi l’Italia è al 133° posto, nel rapporto Paying Taxes 2012, realizzato dalla Banca Mondiale;
il sistema misura tre variabili:
- la pressione fiscale,
- il numero di adempimenti e
- il tempo necessario per effettuarli
e fa una classifica impietosa del nostro stato.
La pressione fiscale sulle imprese è pari al 68,5%, ma la buona notizia è che siamo davanti a Kirghizistan, Algeria, Palau, Colombia, Bolivia, Tagikistan, Eritrea, Uzbekistan, Sri Lanka, Argentina, Comoros, Gambia e Repubblica Democratica del Congo…..
La classifica diventa ancora piu’ impietosa se la paragoniamo ai servizi offerti;
ad esempio Finlandia, Canada e Danimarca offrono servizi decisamente differenti dai nostri con una pressione fiscale moderata (rispettivamente 39%, 28,8% e 27,5%).
Ricapitolando l’Italia presenta:
* pressione fiscale alta
* complessità del sistema
* numero di tasse elevato
* tempi lunghi per gli adempimenti fiscali
* qualità dei servizi mediamente bassa
e io aggiungerei
* iniquità fiscale
* rapporti con il fisco non paritari
* incertezza sulla norma fiscale
e poi ci meravigliamo del livello di evasione?
o del fatto che non ci sia lavoro?
La pressione fiscale puo’ diminure solo con la crescita (?) o diminuendo la spesa pubblica(??), forse basterebbe leggere i libri di Stella e Rizzo e prendere qualche provvedimento…
Complessità, numero di tasse, iniquità fiscale, rapporti con il fisco sono tutti elementi che potrebbero essere migliorati a costo zero.
La triste considerazione è che da 20 anni a questa parte non mi viene in mente nessun tentativo di semplificare e andare incontro ai costi e alle esigenze delle imprese….
Una cosa banalissima è che se le imprese conoscessero prima il carico fiscale, potrebbero pianificarlo nei sistemi di controllo e gestire meglio la liquidità;
basterebbe fare degli studi di settore preventivi, come ad esempio fanno in Svizzera….
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