Debito greco e debiti d’impresa
La crisi della Grecia, al di là dei contraccolpi finanziari che sta provocando sui mercati ci insegna alcune cose:
- Fare i furbi non paga: non si risolvono i problemi taroccando i conti; deve esserci un piano di intervento che spiega come fare a rientrare dai debiti.
- La credibilità è moneta sonante; il differenziale dei Bond Greci (titoli non credibili) dai Bond tedeschi (titoli credibili) è di 764 punti (un’enormità) al momento in cui scrivo.
- I problemi bisogna risolverli da soli; non si puo’ pretendere che istituzioni esterne risolvano la situazione con la bacchetta magica, anche se ora loro malgrado dovranno farlo.
- Chi deve controllare, come al solito non controlla; i funzionari lautamente pagati dell’Unione Europea, della Banca europea e del Fondo Monetario Internazionale erano in vacanza quando il debito greco decollava?
- Quando si fanno debiti si dovrebbe avere un piano di rientro e controllare che il debito sia virtuoso, cioè destinato a investimenti che ne permettano la remunerazione e sempre entro una certa soglia di riferimento; non si può indebitarsi all’infinito.Vedi ad es come gestire gli indicatori di debito all’interno del bilancio
Attenzione che se guardiamo alla situazione dell’Italia, che dai mercati finanziari oggi viene trattata come Portogallo e Grecia, i problemi citati sono analoghi, anche se non così gravi come in Grecia, ma il problema del debito passa sempre sotto silenzio e si aggrava di anno in anno.
Se guardiamo a molte imprese abbiamo situazioni simili.
- Livelli di indebitamento eccessivi ( bisognerebbe avere un rapporto mezzi di terzi/mezzi propri uguale a uno, si trovano valori di 7, 8 o piu’)
- La credibilità viene giocata alterando i bilanci e a volte facendo operazioni di compravendita fittizie ( es immobiliari…)
- Non esiste un piano della gestione del debito e degli investimenti
Ho descritto nel mio ebook –I segreti del bilancio– le modalità per gestire le esposizioni finanziarie e i livelli di indebitamento:
- Controllo degli indicatori
- Leva finanziaria (ROI maggiore del costo del debito) positiva
- Equilibrio tra debito a breve e debito a lungo
- Investimenti equilibrati in base al ROE aziendale e l tasso di crescita sostenibile
- Controllo della redditività e della rotazione degli investimenti
Gli stati non sono imprese, ma i principi non cambiano…
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A questo punto ti auguro buon lavoro e ti aspetto nei prossimi articoli
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