Analisi di Bilancio Mediaset
Riprendo l’Analisi del Bilancio Mediaset, già commentato per l’anno 2010; ci aggiorniamo al 2013.
Naturalmente non investite in borsa (o disinvestite) seguendo i miei consigli….!!!! E’ semplicemente un esempio di come si fa ( o non si fa) un’analisi di bilancio.
Nell’Analisi del Bilancio Mediaset si parte con lo stato patrimoniale riclassificato.
Lo stato patrimoniale si riclassifica con un criterio di liquidità/ esigibilità dalle attività immobilizzate a quelle liquide.
Partiamo dagli immobilizzi.
Gli immobilizzi materiali, attrezzature, impianti, macchinari, fabbricati e terreni diminuiscono da 606,6 a 533 milioni;
l’azienda non sta investendo in attrezzature, postazioni televisive e impianti, probabilmente per sfruttare quelli esistenti.
Anche gli immobilizzi immateriali diminuiscono, la politica continua a essere di non investimento;
in particolare i diritti televisivi passano da 2284 a 1830 milioni. 38 di questi sono stati ceduti a Boing Spa, joint venture con il gruppo Turner.
Questo non è bel segnale perche’ questa è la capacità futura dell’azienda.
Il management disinveste. Se non ci crede il management….
Gli immobilizzi finanziari diminuiscono a 1.094 a 1.008.
Negli immobilizzi finanziari ci sono 538, 7 di imposte anticipate.
Le rimanenze valgono 41,8 milioni, principalmente costituite da produzioni televisive o diritti televisivi con scadenza inferiore all’anno.
I crediti commerciali sono pari a 898,3, in diminuzione.
Nei crediti a breve ci sono 66 milioni di crediti tributari.
Nella voce attività finanziarie ci sono crediti verso lo stato italiano di 22,9 milioni per contributi a fronte di produzioni cinematografiche.
L’attivo si chiude con disponibilità liquide (denaro e valori di cassa) per 197,6 milioni.
se vuoi qui puoi scaricare gratuitamente il report sull’analisi i bilancio, per fare le tue analisi
Nel passivo abbiamo un patrimonio netto in aumento da 2965 a 2977, per effetto dell’utile di esercizio di 22,8 milioni a fronte di una perdita di 249,8 dell’anno prima
I debiti a medio e lungo termine sono in diminuzione.
Il TFR è diminuito da 97,9 a 92,5. ci sono 65 milioni di accantonamento riferiti a contenziosi.
Aumentano i debiti finanziari a lungo termine da 1.212 a 1327
I debiti bancari a breve si riducono da 738 a 381 milioni.
Si riducono anche i debiti a breve di 416 milioni, in particolare i debiti di fornitura.
I ricavi diminuiscono dell’8,22% a 3.414 milioni di euro. C’è una riduzione elevata dei ricavi pubblicitari ( da 2.717 a 2.429) ma un aumento della tv a pagamento ( da 521 a 552)
I costi del personale sono in diminuzione da 624 a 535 milioni
I consumi e oneri esterni passano dal 47% del fatturato al 46,2%, in particolare con una diminuzione dei costi per servizi.
Il MOL (EBITDA) migliora in termini relativi da 36,2% a 38,1, ma non in termini assoluti:
Il MOL è importante perché costituisce la generazione di cassa della gestione caratteristica dell’impresa.Gli ammortamenti diminuiscono di 529,9 milioni.
In particolare c’è una differenza di 452 milioni negli ammortamenti immateriali e di 83 milioni di minori accantonamenti.
Il reddito operativo passa da –235,4 a + 246,3; anche il ROS passa da –6,3 a un dignitoso 7,21.
La gestione finanziaria segna –146 milioni con un incidenza degli oneri finaziari sull’EBITDA del 40,93%. Da segnalare un –72,9 milioni di risultato delle partecipazioni.
Infine le imposte incidono per il 77% sul risultato ante imposte, insolitamente alto per un gruppo di queste dimensioni.
INDICI DI BILANCIO
Vediamo un po’ di indici nell’Analisi del Bilancio Mediaset e commentiamo la situazione economico finanziaria
Situazione reddituale
Gli indicatori di redditività sono :
2012 | 2013 | |
roi | -4,8% | 5,3% |
roe | -8,4% | 0,8% |
ros | -6,3% | 7,2% |
La redditività passa dal segno meno a segno piu’’;
il ROI è abbastanza basso cosi’ come il ROE, mentre è buono il ROS.
Il passaggio dalla perdita all’utile avviene nonostante una contrazione di fatturato (8,22%) attraverso una generale diminuzione di costi;
le incognite principali sono la riduzione degli ammortamenti ( minori investimenti e quindi futuro incognito per la società) e la possibilità di continuare in risparmi di costo di questo tipo.
Da notare che la riduzione di costi (–257 milioni), non copre i mancati ricavi (–306), mentre la differenza la fanno gli ammortamenti e gli accantonamenti (-529).
Una redditività un po’ in affanno, in un mercato in affanno, con un piccolo spiraglio per la pay tv ( ancora con incidenza limitata) anche se da apprezzare il segno +.
Solidità
Gli indicatori di solidità sono questi
2012 | 2013 | |
mezzi terzi/mezzi propri | 0,66 | 0,57 |
posizione finanziaria/mol | -1,28 | -1,16 |
Incidenza onerifinanziari/ Ebitda | 40,93 |
Il rapporto di indebitamento è buono e in miglioramento;
oltretutto c’è una prevalenza dei debiti finanziari a lungo rispetto al breve;
il rapporto posizione finanziaria netta/MOL è buono, inferiore a 2.
L’incidenza degli oneri finanziari nel 2013 è un po’ sopra la norma (40,93 contro 30%)
Complessivamente la solidità è buona.
Situazione finanziaria
La posizione finanziaria netta è pari a
2012 | 2013 | |
posizione finanziaria | – 1.728,60 | – 1.511,00 |
Con un miglioramento di 217,6 milioni
Il miglioramento viene da una generazione di cassa della gestione reddituale di 1.154 milioni a fronte di un impiego di liquidità di 471,7 nella gestione del capitale circolante e una contrazione degli immobilizzi di 464,5 milioni.
Negativa ma in miglioramento.
A questo punto ti auguro buon lavoro e ti aspetto nei prossimi articoli
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