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LEAN STARTUP LE STRATEGIE DI  JURGEN APPELO

Volete avere un set di strumenti per lanciare la vostra start-up? e lo volete fare in maniera Lean? Magari lanciandone in modo seriale?

Jurgen Appelo, guru Olandese del lean startup ne propone 42 e alcuni sono molto interessanti …

Appelo è conosciuto per il suo approccio innovativo alla gestione delle organizzazioni e per aver creato modelli come Management 3.0 e Agile Management, che sono strumenti per aiutare le organizzazioni a migliorare la loro cultura aziendale e incrementare l’efficacia del lavoro di team.

Questi modelli enfatizzano la decentralizzazione del potere decisionale, l’empowerment dei dipendenti, e l’uso di pratiche agili per adattarsi rapidamente ai cambiamenti.

L’approccio di Appelo incoraggia a sperimentare coraggiosamente, accettare il fallimento come parte del processo di apprendimento e continuare a iterare su idee fino a trovare formule di successo, tutto mentre si mantiene un ambiente di lavoro che supporta la creatività e l’autonomia dei dipendenti.

“Se c’è una cosa che ho imparato a fare negli ultimi vent’anni è fallire spesso e fallire in piccolo”

Startup, Scaleup, Screwup” è un libro scritto da Jurgen Appelo, (l’edizione italiana è Partire, Scalare, Fallire) in cui l’autore esplora le fasi dello sviluppo organizzativo e come le aziende possono navigare le transizioni tra queste fasi.

Un Manuale pratico per il lean startup

I punti chiave del libro sono:

Startup

  • Innovazione e Sperimentazione: La fase di startup è caratterizzata dalla ricerca di un prodotto che il mercato desidera veramente.

Appelo discute l’importanza dell’innovazione continua e della sperimentazione per trovare quel prodotto o servizio che risponde a un bisogno reale del mercato.

  • Cultura e Team: Viene sottolineata l’importanza di costruire una cultura aziendale che supporti la creatività, l’apprendimento rapido e l’adattamento. Il team deve essere flessibile e pronto a cambiare direzione basandosi sul feedback ricevuto dal mercato.

Scaleup

  • Crescita e Scalabilità: Una volta che il prodotto ha trovato il suo mercato, la sfida si sposta sulla scalabilità. Questo include non solo l’espansione della base di clienti, ma anche la costruzione di processi interni che possono supportare una crescita rapida senza perdere efficacia.
  • Strutture e Processi: Appelo discute come implementare strutture e processi che permettono alla startup di crescere mantenendo l’agilità. Si parla di come evitare la burocrazia eccessiva pur introducendo un livello necessario di struttura.

 Screwup

  • Fallimenti e Apprendimenti: Questa sezione del libro si concentra sui fallimenti che spesso accompagnano le fasi di startup e di scalabilità. Appelo mette in luce come il fallimento possa essere una fonte preziosa di apprendimento.
  • Resilienza e Ripresa: Viene esplorato come le organizzazioni possono usare i fallimenti per diventare più resilienti, adattandosi e migliorando continuamente. L’autore enfatizza l’importanza di una cultura che non solo tollera il fallimento, ma lo vede come un’opportunità di crescita.

Appelo suddivide le fasi del ciclo di vita di un business 10 passi

“Startup, Scaleup, Screwup” è un libro ricco di strategie pratiche e storie ispiratrici, con l’obiettivo di guidare i leader attraverso i complessi processi di avviare, scalare e, inevitabilmente, affrontare i fallimenti nel percorso di lean startup.

Attraverso esempi concreti e consigli applicabili, Jurgen Appelo offre ai lettori gli strumenti per navigare queste fasi critiche con successo.

Nel suoi libro  Jurgen Appelo introduce 42 strumenti pratici, che si rivolgono alle diverse fasi di sviluppo di un’organizzazione, dall’avvio, alla crescita, fino alla gestione degli insuccessi.

Questi strumenti corrispondono alle diverse fasi e sfide che le aziende affrontano.

Gli strumenti sono progettati per essere applicabili in diversi contesti aziendali, e possono essere adattati a seconda delle specifiche esigenze e situazioni di un’organizzazione.

Jurgen Appelo fornisce non solo una spiegazione teorica di questi strumenti, ma anche esempi pratici e case study che dimostrano come possono essere implementati efficacemente.

Eccoli qui suddivisi per fase di crescita:

Fase di Startup

  1. Business Model Canvas:

Aiuta a definire chiaramente il valore offerto ai clienti.

Se vuoi saperne di piu’ ne parlo approfonditamente nel corso sul Business Plan

https://impresaefficace.it/corsi/come-fare-un-business-plan/

  1. Lean Canvas:

Versione semplificata del Business Model Canvas, specifica per startup.

Il Lean Canvas si concentra sulle parti più cruciali del modello di business, specialmente quelle che riguardano il riconoscimento e la risoluzione dei rischi e delle incertezze tipiche delle startup.

Appelo li sintetizza in un nuovo strumento che è la Shiftup Business Quilt

  1. Experiment Board: è uno strumento utilizzato nell’ambito del Lean Startup per aiutare gli imprenditori e le aziende a validare le ipotesi di business attraverso esperimenti strutturati.

Questo approccio è centrato sulla validazione rapida e sistematica delle idee prima di procedere allo sviluppo e al lancio completo di un prodotto.

L’utilizzo di un Experiment Board segue questi passaggi:

  • Definizione delle Ipotesi: Scrivere le ipotesi più critiche su cui si basa il successo del business.
  • Progettazione degli Esperimenti: Ideare esperimenti che possano validare o confutare le ipotesi in modo affidabile e quantificabile.
  • Esecuzione e Monitoraggio: Condurre gli esperimenti, monitorando attentamente i risultati secondo le metriche predefinite.
  • Analisi dei Risultati: Valutare i dati raccolti per vedere se supportano o smentiscono l’ipotesi.
  • Decisione e Iterazione: Decidere se proseguire con lo sviluppo basato sull’ipotesi, modificarla, o abbandonarla. Iterare il processo basandosi sugli insight raccolti
  1. Vision Board: è uno strumento utilizzato per visualizzare obiettivi e sogni per aiutare a focalizzare l’attenzione su specifici obiettivi di vita o progetti

Come si crea un Vision Board

  • Raccolta di materiali: La creazione di una vision board inizia con la raccolta di immagini, parole, citazioni o oggetti che rappresentano visivamente gli obiettivi che desideri raggiungere. Questi possono provenire da riviste, giornali, stampe o persino oggetti fisici come tessuti o piccoli ricordi.
  • Selezione e composizione: Una volta raccolti i materiali, li selezioni e organizzi su una tavola, che può essere un pannello di sughero, un grande foglio di carta, o anche un formato digitale. L’organizzazione può seguire un tema, una sequenza temporale o qualsiasi schema che ti aiuti a visualizzare il percorso verso i tuoi obiettivi.
  • Posizionamento in un luogo visibile: La tavola completata viene solitamente posizionata in un luogo dove la puoi vedere regolarmente. Questa esposizione costante serve come promemoria e fonte di motivazione per perseguire gli obiettivi rappresentati.

Nel contesto aziendale, un vision board può essere utilizzato per coinvolgere i team nella creazione di una visione condivisa

  1. Impact Mapping è una tecnica di pianificazione strategica che aiuta le organizzazioni a definire in modo chiaro gli obiettivi e a identificare i modi più efficaci per raggiungerli

L’Impact Mapping si articola in quattro livelli principali:

  • Obiettivo: Definisce l’obiettivo generale che si desidera raggiungere. Questo dovrebbe essere specifico, misurabile e direttamente collegato agli obiettivi aziendali o del progetto.
  • Attori: Identifica tutti gli attori che possono influenzare l’obiettivo. Gli attori possono essere utenti finali, team interni, partner esterni, o anche sistemi con cui si interagisce.
  • Impatto: Per ciascun attore, definisci gli impatti o i cambiamenti di comportamento necessari per raggiungere l’obiettivo. Questi sono le azioni o reazioni che gli attori devono avere per contribuire al successo del progetto.
  • Deliverable: Identifica i deliverable (progetti, funzionalità, modifiche di processo, ecc.) che possono causare gli impatti desiderati. Questo è il livello più concreto, dove si pianificano le attività specifiche che contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi

  1. Customer Journey Mapping una tecnica utilizzata per visualizzare il percorso che un cliente segue durante l’interazione con un servizio o un prodotto, dall’inizio alla fine.

L’obiettivo è capire e migliorare l’esperienza complessiva del cliente, identificando i punti di contatto (touchpoints) che il cliente incontra e valutando l’impatto di ciascuno di questi sulle sue emozioni e decisioni.

  1. Pirate Metrics (AARRR): Metriche per misurare l’acquisizione, attivazione, ritenzione, referral e ricavi.

Il nome “AARRR” è un acronimo che sta per Acquisition, Activation, Retention, Revenue e Referral, che rappresentano le cinque fasi chiave del ciclo di vita del cliente.

Le Pirate Metrics sono estremamente utili per le startup e le aziende digitali perché offrono un quadro chiaro su dove concentrare gli sforzi di miglioramento.

  1. Innovation Vortex: Modello per gestire e sviluppare l’innovazione continua.

Un modello di “Innovation Vortex” può essere applicato in contesti come:

– Sviluppo di Nuovi Prodotti: Guidare il processo di brainstorming, prototipazione, testing e lancio di nuovi prodotti.

– Miglioramento dei Processi: Identificare e implementare miglioramenti nei processi esistenti per aumentare l’efficienza e l’efficacia.

– Innovazione Tecnologica: Nell’IT o in settori ad alta tecnologia, un tale modello può aiutare a navigare rapidamente le rapide evoluzioni tecnologiche

  1. Persona Development un metodo usato nel design, nel marketing e nello sviluppo di prodotti per creare profili dettagliati e rappresentativi degli utenti tipici o dei clienti.

Appelo sintetizza con un altro strumento che è la Value Proposition Wheel

Appelo parla anche di modalità per estrarre informazioni, come

  • Visite in Loco,
  • le Interviste ai Clienti,
  • il Mystery Shopping,
  • le Mappe Empatiche e
  • la lettura dei dati sui clienti da siti web e centri servizi.
  1. Problem/Solution Fit Testing, un processo essenziale nella fase iniziale dello sviluppo di un prodotto, in cui si verifica se la soluzione proposta risponde efficacemente al problema identificato dei clienti potenziali.

Gli step sono :

  • Identificazione del problema: Definire chiaramente il problema che si intende risolvere. Questo solitamente deriva da ricerche di mercato, interviste con utenti potenziali e analisi di dati esistenti.
  • Definizione della soluzione: Articolare come il prodotto o servizio proposto risolve il problema identificato. La soluzione deve essere delineata in termini che siano comprensibili e accattivanti per il pubblico target.
  • Creazione di un MVP (Minimum Viable Product): Sviluppare una versione del prodotto che sia abbastanza semplice da costruire rapidamente e con risorse limitate, ma che sia sufficiente per testare le ipotesi chiave sulla sua efficacia nel risolvere il problema.
  • Validazione con il mercato target: Presentare il MVP agli utenti potenziali per raccogliere feedback. Questo può includere interviste, focus group, o distribuzione del prodotto a un campione limitato di utenti.
  • Analisi dei feedback: Valutare le risposte degli utenti per determinare se la soluzione risolve effettivamente il problema in modo soddisfacente. I feedback possono aiutare a identificare sia le caratteristiche apprezzate sia gli aspetti del prodotto che necessitano di ulteriori miglioramenti.
  • Iterazione: Basandosi sui feedback, il prodotto viene modificato e migliorato. Questo ciclo di feedback e iterazione continua fino a quando non si raggiunge un fit soddisfacente tra problema e soluzione.

Fase di Scaleup

  1. OKRs (Objectives and Key Results) Un sistema di definizione e tracciamento degli obiettivi usato per misurare il successo e allineare gli sforzi all’interno di un’organizzazione.

Ne ho parlato in dettaglio qui

OKR: Obiettivi, Key Results e KPI

  1. North Star Metric Identificazione di una metrica guida che riflette il successo core del business. OMTM (da One Metric That Matters, “L’Unica Metrica che Conta”) è un indicatore che, come la stella da cui prende il nome, aiuta il team a navigare nella direzione giusta.

La North Star Metric non è solo un indicatore di performance, ma un principio guida che riflette la missione e la visione dell’azienda.

È uno strumento potente per mantenere un’azienda centrata sul cliente e focalizzata sul raggiungimento di un obiettivo che realmente conta.

  1. Scaling Lean, Approcci e tecniche per scalare mantenendo l’agilità della startup.

Questo concetto è stato introdotto da Ash Maurya, l’autore del libro

“Scaling Lean: Mastering the Key Metrics for Startup Growth”.

L’obiettivo principale di questo approccio è quello di massimizzare il valore creando meno sprechi possibile durante il processo di crescita dell’azienda.

  1. Platform Design Toolkit, è uno strumento strategico utilizzato per progettare, sviluppare e gestire piattaforme di business. Le piattaforme sono modelli di business che creano valore facilitando scambi tra due o più gruppi interdipendenti, solitamente consumatori e produttori, attraverso una tecnologia o un’infrastruttura condivisa.
  1. Two-Speed IT Architecture, Modello IT che combina stabilità e agilità per aziende in crescita. Qui siamo sul tecnico….

La Two-Speed IT Architecture, nota anche come Bimodal IT è un concetto sviluppato da Gartner che descrive un modello operativo per il reparto IT che supporta due modalità distinte di gestione e sviluppo tecnologico: una veloce e una stabile.

Two-Speed IT Architecture Permette all’IT di essere reattivo e flessibile, sviluppando soluzioni innovative in tempi rapidi senza compromettere la stabilità e l’affidabilità delle operazioni core.

  1. Internal Crowdfunding una strategia innovativa utilizzata all’interno delle organizzazioni per coinvolgere i dipendenti nel processo di innovazione e nella selezione dei progetti da finanziare.

Questo metodo si ispira al modello di crowdfunding tradizionale, che si basa sul raccogliere fondi da molte persone per sostenere un’idea o un progetto, ma lo applica all’interno di un’azienda

  1. Skills Liquidity Matrix un concetto utilizzato nella gestione delle risorse umane e nella pianificazione delle competenze all’interno di un’organizzazione

La matrice è solitamente divisa in quadranti che rappresentano vari aspetti delle competenze:

– Asse verticale (Y): Indica il livello di domanda o l’importanza delle competenze, da “bassa” a “alta”.

– Asse orizzontale (X): Mostra la liquidità delle competenze, da “bassa” (difficile da trovare o sviluppare) a “alta” (facilmente disponibile o sviluppabile).

 Quadranti della Matrice

  1. Alta Domanda, Alta Liquidità: Competenze cruciali e facilmente accessibili. Strategie qui possono includere lo sviluppo interno continuo e l’acquisizione di talenti esterni.
  1. Alta Domanda, Bassa Liquidità: Competenze critiche e difficili da trovare. Richiede una pianificazione attenta, forse attraverso programmi di formazione specializzati o partnership strategiche per lo sviluppo delle competenze.
  1. Bassa Domanda, Alta Liquidità: Competenze meno cruciali ma facilmente disponibili. Queste possono richiedere meno attenzione immediata, ma possono essere utili per progetti ad hoc o di supporto.
  1. Bassa Domanda, Bassa Liquidità: Competenze raramente richieste e difficili da trovare. Questi elementi possono essere candidati per l’outsourcing o altre forme di gestione alternativa delle risorse.

Appelo parla anche di Recruitment funnel

  1. Feature Injection è un concetto nel campo dello sviluppo software agile che enfatizza l’importanza di identificare e comprendere i bisogni del business prima di sviluppare e implementare funzionalità nel software

Questo approccio aiuta a definire quali caratteristiche sono necessarie per soddisfare specifici obiettivi di business e assicura che il team di sviluppo non perda tempo lavorando su funzionalità di minore importanza o irrilevanti.

  1. Roadmapping Il Roadmapping è un processo strategico utilizzato per pianificare lo sviluppo di prodotti, tecnologie o progetti nel tempo, delineando una sequenza di passi necessari per raggiungere determinati obiettivi.

Creare una Product Roadmap (Roadmap del Prodotto), una sintesi di alto livello che contiene una mappatura dell’evoluzione del prodotto verso una Product Vision, costituisce una delle sfide più difficili da superare per startup e scaleup

Si divide la Roadmap in diverse parti, spesso tre, che vengono chiamate Adesso, Dopo e In un secondo tempo oppure Breve, Medio e Lungo termine. La prima parte copre un periodo che può andare da una a quattro settimane; la seconda comprende uno, due o tre mesi; l’ultima riguarda tutto ciò che va oltre i tre mesi

  1. Growth Board è un concetto utilizzato nelle aziende, in particolare nelle startup o in organizzazioni che cercano una crescita rapida, per sovrintendere e gestire le iniziative di crescita strategica.

Un Growth Board è tipicamente composto da un gruppo di dirigenti senior e stakeholder chiave che hanno il compito di valutare, approvare e monitorare le iniziative di crescita all’interno dell’organizzazione

Fase di Screwup

  1. Failure Bow o “inchino del fallimento”, è un concetto usato in alcuni ambienti di lavoro e nella formazione per promuovere una cultura positiva di apprendimento dagli errori e di gestione del fallimento. Originario del mondo del teatro e dell’improvvisazione, l’inchino del fallimento è un gesto simbolico usato per riconoscere e accettare un errore in modo aperto e non punitivo
  1. Blameless Postmortem è una tecnica usata soprattutto nel campo dell’ingegneria del software e della gestione delle operazioni per analizzare e discutere le cause di un fallimento o di un incidente senza attribuire colpa agli individui coinvolti.
  1. Antifragility Engineering si riferisce all’applicazione del concetto di antifragilità ai sistemi, processi e ambienti tecnologici. L’antifragilità è un termine coniato dallo studioso e saggista Nassim Nicholas Taleb nel suo libro “Antifragile: Things That Gain from Disorder”. Taleb descrive l’antifragilità come una proprietà dei sistemi che li rende capaci non solo di resistere agli shock e alle tensioni ma di migliorare e diventare più forti come risultato di questi stress
  1. Safe-to-Fail Probes, è un concetto utilizzato nel management della complessità e nell’ingegneria dei sistemi per testare e scoprire cosa funziona in un ambiente complesso e imprevedibile. L’idea dietro questi esperimenti è quella di introdurre interventi sperimentali o cambiamenti che sono progettati per essere sicuri anche se falliscono, vale a dire che il loro fallimento non provoca danni irrecuperabili al sistema complessivo o all’organizzazione
  1. Resilience Engineering è un campo multidisciplinare focalizzato sullo sviluppo di sistemi capaci di adattarsi e funzionare efficacemente anche di fronte a fallimenti, incertezze e condizioni variabili. Nato principalmente nell’ambito della sicurezza delle infrastrutture critiche, come l’aviazione, il nucleare e la sanità, questo approccio si concentra sul rafforzare la capacità dei sistemi e delle organizzazioni di gestire le perturbazioni mantenendo le operazioni in condizioni di sicurezza
  1. Stress Testing; Lo Stress Testing è un processo usato in diversi contesti — come il settore finanziario, ingegneristico, software e infrastrutturale — per valutare la capacità di un sistema di gestire situazioni estreme o “stressanti”.
  1. Recovery Planning è un processo essenziale nella gestione delle emergenze e del rischio che prevede l’elaborazione di piani e strategie per recuperare e ripristinare le funzionalità di un’organizzazione, di una comunità o di un sistema tecnologico dopo un evento critico o un disastro
  1. Pivot or Persevere Meetings; I Pivot or Persevere Meetings sono incontri decisivi nel contesto delle startup e delle imprese innovative, dove il team di gestione valuta lo stato di avanzamento di un prodotto o di un’impresa e decide se continuare con la strategia corrente (persevere) o cambiare direzione drasticamente (pivot).
  1. Retrospectives Agile

è un incontro tenuto periodicamente, spesso ogni due o tre settimane, nel quale i membri del team si scambiano feedback e suggerimenti su come migliorare il loro modo di lavorare in gruppo, i processi che seguono, il prodotto che stanno realizzando e l’ambiente in cui lavorano

Alcune delle tecniche retrospettive più popolari chiedono ai membri del team di rispondere per iscritto ad alcune domande, per esempio:

  • Che cosa è andato bene?
  • Che cosa si potrebbe migliorare?
  • Che cosa ci ha reso furiosi?
  • Che cosa ci ha reso tristi?
  • Che cosa ci ha reso felici?
  • Che cosa abbiamo adorato?
  • Che cosa abbiamo detestato?
  • Che cosa abbiamo appreso?
  • Che cosa ci è mancato?
  1. Learning Reviews: è un processo utilizzato nelle organizzazioni per riflettere sistematicamente sulle esperienze e sui progetti passati allo scopo di estrarre lezioni apprese che possano essere applicate in futuro

Obiettivi delle Learning Reviews

  • Cattura di Conoscenza: Documentare le conoscenze acquisite durante la realizzazione di un progetto o dopo un evento significativo.
  • Identificazione di Miglioramenti: Analizzare cosa ha funzionato bene e cosa può essere migliorato, non solo in termini di risultati ma anche di processi.
  • Promozione di una Cultura dell’Apprendimento: Creare un ambiente dove l’apprendimento continuo è valorizzato e incoraggiato.

Strumenti Trasversali

  1. Personal Maps I Personal Maps sono essenzialmente diagrammi visuali che rappresentano varie informazioni su una persona.

Possono includere dettagli come background professionale, competenze, interessi, valori personali, e anche informazioni più personali come hobby, famiglia o aspirazioni future.

L’obiettivo principale è costruire relazioni più forti all’interno del team, migliorare la comunicazione, e promuovere un ambiente di lavoro più empatico e coeso

  1. Delegation Poker Un gioco per negoziare livelli di delega nelle decisioni.

Gli Obiettivi del Delegation Poker sono:

  • Chiarire la Delega: Aiuta a definire chiaramente fino a che punto una decisione può essere delegata, o se deve essere presa collettivamente.
  • Promuovere l’Empowerment: Incoraggia i membri del team a prendere maggiori responsabilità, mostrando loro che hanno il sostegno per fare scelte autonome a seconda del livello di delega acconsentito.
  • Migliorare la Comunicazione: Aprire discussioni su aspettative e confini può migliorare significativamente la comunicazione tra i membri del team e i leader.
  1. Moving Motivators uno strumento che aiuta a individuare e comprendere i fattori di motivazione delle persone in un contesto lavorativo.

Questo strumento si basa su 10 fattori motivazionali principali:

  1. Accettazione sociale
  2. Apprendimento
  3. Autonomia
  4. Curiosità
  5. Famiglia
  6. Ordine
  7. Potere
  8. Riconoscimento
  9. Rispetto
  10. Status

  1. Celebration Grid è un altro strumento per favorire la collaborazione e la motivazione all’interno di un team.

Questo strumento consiste in una griglia virtuale o fisica che viene utilizzata per evidenziare i successi e le realizzazioni del team.

L’obiettivo della Celebration Grid è quello di creare un ambiente in cui i membri del team si sentano valorizzati e riconosciuti per i loro successi.

  1. Feedback Wrap è una tecnica per fornire feedback costruttivo ed efficace. La tecnica si articola in tre fasi principali:
  1. Iniziare con gli aspetti positivi: La persona che fornisce il feedback inizia evidenziando aspetti positivi del comportamento o del lavoro della persona che riceve il feedback. Questo aiuta a creare un clima positivo e a preparare il terreno per il resto del feedback.
  1. Affrontare l’aspetto da migliorare: Dopo aver introdotto il feedback positivo, si passa a discutere degli aspetti che potrebbero essere migliorati o cambiati. È importante esporre queste critiche in modo costruttivo e non accusatorio, fornendo esempi specifici e suggerendo soluzioni o miglioramenti possibili.
  1. Concludere con un’osservazione positiva: Alla fine del feedback, si conclude con un’altra nota positiva o di apprezzamento, evidenziando ancora una volta i punti forti della persona o del lavoro. Questo aiuta a rafforzare l’autostima e a mantenere un equilibrio nel feedback complessivo.
  1. Salary Formula; La “Salary Formula” è un concetto utilizzato nelle organizzazioni per determinare la retribuzione o il salario di un dipendente in base a vari fattori
  2. Livello di esperienza ed educazione: Le qualifiche, l’esperienza lavorativa e l’istruzione di un dipendente possono influenzare il suo salario base.
  1. Ruolo e responsabilità: Il livello di responsabilità e il tipo di ruolo svolto dal dipendente all’interno dell’organizzazione possono influenzare il suo stipendio.
  1. Performance individuale: Il rendimento e il contributo individuale del dipendente all’azienda possono essere considerati nella determinazione del salario, ad esempio attraverso premi o incentivi legati alle prestazioni.
  1. Condizioni di mercato: La domanda e l’offerta di lavoratori nel settore o nel mercato specifico possono influenzare la retribuzione, con salari più alti offerti in settori con scarsità di competenze o alta domanda di personale.
  1. Politiche aziendali: Le politiche interne dell’azienda, come i livelli di compensazione interna, le politiche di aumento annuale o i benefici aggiuntivi, possono influenzare il calcolo della retribuzione.

  1. Competency Matrix; Una “Competency Matrix” è uno strumento utilizzato nelle organizzazioni per valutare e tracciare le competenze dei dipendenti rispetto ai requisiti del lavoro o agli obiettivi dell’organizzazione.

Io le uso tantissimo nei sistemi qualità.

Una Competency Matrix è uno strumento prezioso per gestire e sviluppare il talento all’interno di un’organizzazione, aiutando a garantire che i dipendenti abbiano le competenze necessarie per raggiungere gli obiettivi dell’azienda.

  1. Corporate Huddles; “Corporate Huddles” è un termine che si riferisce a incontri brevi e focalizzati organizzati all’interno di un’azienda o di un’organizzazione; noi da tempo sosteniamo la riunione in piedi di due minuti….

I Corporate Huddles sono solitamente pianificati regolarmente, spesso quotidianamente o settimanalmente, e hanno lo scopo di facilitare la comunicazione, il coordinamento e l’allineamento all’interno dell’organizzazione.

I Corporate Huddles sono progettati per essere brevi, efficienti e orientati all’azione, con un focus sul raggiungimento degli obiettivi aziendali e sull’ottimizzazione delle operazioni.

  1. Management 3.0 Workouts; sono progettati per essere strumenti pratici e interattivi che i manager possono utilizzare per sviluppare le loro competenze, migliorare la collaborazione del team e favorire l’innovazione all’interno dell’organizzazione;

Alcuni esempi di Management 3.0 Workouts includono:

  • Delegation Poker: Un gioco che aiuta a chiarire i livelli di autorità e responsabilità all’interno del team, consentendo ai membri del team di discutere e negoziare i livelli di delega.
  • Kudo Cards: Un modo per esprimere apprezzamento e riconoscimento per il lavoro di un collega, utilizzando delle “carte di kudos” che vengono scambiate tra i membri del team.
  • Personal Maps: Un esercizio che aiuta i membri del team a conoscersi meglio tra loro, mappando le loro competenze, interessi e obiettivi personali.
  • Meddlers and the Team Competency Matrix: Un modo per valutare le competenze del team e identificare le aree in cui è necessario concentrarsi per lo sviluppo delle competenze.
  • Change Management Game: Un gioco che simula situazioni di cambiamento all’interno dell’organizzazione, consentendo ai partecipanti di esplorare e affrontare le sfide del cambiamento organizzativo.
  1. Kudo Cards; Le “Kudo Cards” sono una pratica di riconoscimento e apprezzamento utilizzata all’interno dei team e delle organizzazioni per celebrare i successi, riconoscere il lavoro di qualità e promuovere un clima positivo e collaborativo.

Le Kudo Cards possono essere consegnate in diversi modi:

  1. Pubblicamente: Durante una riunione di team o un’assemblea, il destinatario può essere riconosciuto pubblicamente per il suo contributo positivo.
  1. Privatamente: Il riconoscimento può essere consegnato in modo privato, magari direttamente alla persona interessata o attraverso una busta o una comunicazione interna.
  1. Virtualmente: In un ambiente di lavoro virtuale, le Kudo Cards possono essere inviate via email, attraverso piattaforme di messaggistica istantanea o tramite altri strumenti digitali.
  1. Change Management Game; Il “Change Management Game” è un gioco interattivo progettato per simulare situazioni di cambiamento all’interno di un’organizzazione e per consentire ai partecipanti di esplorare e affrontare le sfide associate al cambiamento organizzativo.

Il Change Management Game può includere elementi come:

  • Scenari di cambiamento: I partecipanti vengono esposti a una serie di scenari di cambiamento che rappresentano situazioni reali o tipiche che potrebbero verificarsi all’interno di un’organizzazione. Questi scenari possono riguardare cambiamenti di processo, cambiamenti tecnologici, fusioni aziendali o altri tipi di cambiamento organizzativo.
  • Ruoli e responsabilità: Ai partecipanti vengono assegnati ruoli e responsabilità specifiche all’interno del gioco, che possono includere ruoli di leadership, ruoli di gestione del cambiamento o ruoli di dipendenti influenzati dal cambiamento.
  • Decisioni e azioni: I partecipanti devono prendere decisioni e intraprendere azioni in risposta ai cambiamenti proposti o avvenuti all’interno del gioco. Questo può includere la comunicazione del cambiamento, il coinvolgimento degli interessati, la gestione delle resistenze al cambiamento e altre attività connesse alla gestione del cambiamento.
  • Retrospettiva e apprendimento: Alla fine del gioco, i partecipanti partecipano a una sessione di retrospettiva per riflettere sull’esperienza, discutere delle lezioni apprese e identificare le best practice per gestire il cambiamento in modo efficace.
  1. Happiness Door; La “Happiness Door” è un’attività o una pratica utilizzata nelle organizzazioni per raccogliere feedback anonimi e valutare il livello di soddisfazione e felicità dei membri del team o dell’organizzazione.

Il concetto alla base della Happiness Door è piuttosto semplice: viene posta una grande “porta della felicità” in un luogo accessibile all’interno dell’organizzazione, come un’area comune o una sala riunioni, e vengono forniti ai dipendenti dei biglietti o dei foglietti su cui possono scrivere commenti, suggerimenti, gratitudine o qualsiasi altra cosa desiderino esprimere in modo anonimo.

Insomma, una serie di strumenti innovativi che aiutano l’impresa a crescere nelle sue fasi di vita.

Non sono tutti nuovi o originali , ma il tratto comune è la creatività e la voglia di lavorare in allegria; 

Non ti spaventare, non devi usarli tutti ma solo quelli che ti interessano….

Qui trovi le slide

 

Startup Scaleup Screwup

Grazie per avermi seguito fino a qui….

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